Scopri i segreti della Festa del Redentore

Scopri i segreti della Festa del Redentore

Origini e significato della Festa del Redentore

La Festa del Redentore è una delle celebrazioni più sentite dai veneziani e rappresenta un mix perfetto tra spiritualità, tradizione popolare e spettacolo. Ha origini che risalgono al 1577, quando la città, colpita da una devastante epidemia di peste, fece voto di costruire una chiesa in onore del Redentore per chiedere la fine dell’epidemia.

Dopo la costruzione della Basilica del Redentore alla Giudecca, progettata da Andrea Palladio, la festa è diventata appuntamento fisso ogni terzo fine settimana di luglio. Non è solo una ricorrenza religiosa: è un vero e proprio evento cittadino che coinvolge ogni sestieri, ogni campo e soprattutto, ogni barca.

Il programma: due giorni di festa tra fede e spettacolo

La Festa del Redentore si articola su due giornate principali: il sabato, dedicato alla celebrazione in laguna, con il ponte votivo e i famosi fuochi d’artificio; la domenica alla processione religiosa e alla messa celebrata nella basilica.

Sabato sera: tutto inizia sul ponte galleggiante

Uno degli elementi simbolo della festa è il ponte votivo che collega le Zattere all’isola della Giudecca, costruito ogni anno con piattaforme galleggianti sostenute da barche. È praticabile solo a piedi, e permette ai fedeli di raggiungere la basilica per partecipare alla funzione del sabato sera.

Il clima è suggestivo: luci soffuse sulla laguna, campane in festa, gondole e barche illuminate. E poi, intorno alle 23:30, il momento più atteso…

I fuochi d’artificio sul Bacino San Marco

Considerati tra i più spettacolari d’Italia, i fuochi artificiali della Festa del Redentore durano circa 40 minuti e illuminano la laguna, i tetti di Venezia, le cupole e il Ponte della Paglia creando uno scenario mozzafiato. I veneziani iniziano a prepararsi dal pomeriggio: si pranza in barca, si cena tra le calli o sui pontili, e poi ci si gode lo show direttamente sull’acqua.

Se vuoi viverlo come un vero veneziano, procurati una barca, addobbala con luci, bandiere e fiori, porta del buon cibo e assicurati di arrivare nel Bacino di San Marco almeno due ore prima dell’inizio degli spari: i posti migliori si esauriscono in fretta.

Domenica: processione e festa nei campi

La domenica è invece dedicata al Redentore con la solenne messa nella basilica. La tradizione vuole che le famiglie attraversino il ponte votivo vestite con abiti eleganti, portando fiori e offerte. La funzione inizia verso le 19.00, ma il flusso di visitatori è costante per tutta la giornata.

Spente le luci dei fuochi, accese le candele devote: lo spirito della festa cambia tono, ma resta altrettanto coinvolgente.

Dove vedere i fuochi: postazioni strategiche (e gratuite)

Non è necessario noleggiare una barca per godersi lo spettacolo. Ecco alcune postazioni terraferme consigliate:

  • Le Zattere: spazioso e molto apprezzato dai residenti. Ottima visuale, ma affollato.
  • Punta della Dogana: romantica e privilegiata, ma poco spazio. Arrivare presto è d’obbligo.
  • Riva degli Schiavoni: posizione comoda nei pressi di Piazza San Marco. Ideale per i turisti.
  • Giardini della Biennale: meno centrale ma tranquillo, perfetto per chi preferisce la calma.

Evita luoghi troppo lontani dal Bacino San Marco: la visibilità è ridotta e l’atmosfera perde d’intensità.

Quanto costa partecipare alla Festa del Redentore?

Buone notizie: l’accesso alla festa è gratuito. Tuttavia, ci sono alcuni costi da considerare se vuoi vivere l’esperienza “a pieno”:

  • Noleggio barca privata (10-12 persone): da 500€ a 1500€, in base alla tipologia e accessori.
  • Tour organizzati in barca: da 90€ a 150€ a persona, con cena a bordo inclusa.
  • Cena nei ristoranti con vista: da prenotare con largo anticipo, prezzi da 80€ a salire.

Trucco da insider? Molti veneziani organizzano picnic o cene sul proprio pontile di casa, o sulle fondamenta: atmosfera autentica e spesa ridotta.

Come arrivare e muoversi durante la festa

Durante la Festa del Redentore, Venezia cambia volto: calli affollate, vaporetti pieni, ponti illuminati. Serve un minimo di pianificazione logistica.

  • Arrivare a Venezia: il treno fino a Santa Lucia è la scelta più pratica. Evita l’auto se non puoi parcheggiarla in terraferma (es. Mestre o Tronchetto).
  • Muoversi in città: Vaporetto ACTV funziona con corse straordinarie, ma sono spesso pieni. Camminare resta il mezzo più efficace.
  • Accesso al ponte votivo: il ponte è agibile solo in certi orari e soggetto a regolamentazioni di sicurezza. Consulta il sito del Comune di Venezia per gli aggiornamenti.

Importante: dopo i fuochi, la folla si riversa nei pontili ACTV. Se puoi, aspetta che si calmi o scegli una passeggiata notturna lungo i canali. Più romantico, meno stressante.

Errori da evitare (anche se sei innamorato di Venezia)

Ogni anno molti visitatori commettono gli stessi errori. Ecco cosa ti consiglio di evitare per goderti al meglio l’evento:

  • Arrivare all’ultimo minuto: i posti migliori, sia a terra che in acqua, si prenotano con lo sguardo ore prima.
  • Indossare scarpe scomode: si cammina tanto, soprattutto se vuoi muoverti tra eventi, funzioni e spettacoli.
  • Dimenticare l’acqua o il repellente per zanzare: molto turisti si pentono, soprattutto nelle serate calde di luglio.
  • Non pianificare i rientri: prenota in anticipo i trasferimenti (noleggio, taxi acquei, trasporto pubblico). Venezia si blocca dopo il Redentore.

Infine, non aspettarti una festa “museale”. Il Redentore è vivo, chiassoso, popolare. È una celebrazione della resilienza veneziana e della voglia di stare insieme.

Consigli per un’esperienza autentica

Se vuoi vivere la Festa del Redentore con uno spirito davvero veneziano, prendi in considerazione queste opzioni:

  • Partecipa a una cena comunitaria: molti campi e associazioni organizzano cene all’aperto; basta chiedere (o conoscere qualcuno…)
  • Scatta meno foto, guarda di più: certe emozioni si imprimono meglio nella memoria che nella galleria del telefono.
  • Rispetta i luoghi e le persone: Venezia è casa per chi ci vive. Evita schiamazzi e rifiuti.
  • Visita la Chiesa del Redentore nei giorni precedenti: si entra più serenamente e si apprezza meglio l’arte di Palladio.

Ogni edizione del Redentore è unica, ma tutte hanno in comune qualcosa: ti restano dentro. Che tu sia veneziano o turista, tornerai a casa con qualcosa in più.