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Tabella
Tabella riassuntiva
Il valore fonetico dei grafemi è
quello stabilito per la GVR.
Questo fatto ha creato problemi nella scelta di un
alfabeto comune a tutte le lingue venete. A complicare ulteriormente la
situazione si sono aggiunti, purtroppo, il forte attaccamento alla
tradizionale grafia italiana, la riluttanza ad adottare le novità e
l'abnorme proliferazione di grafie alternative, spesso create da
improvvisati linguisti.
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alfabeto
Quale alfabeto adottare?
-
adottare l'alfabeto italiano no perché non ha caratteri sufficienti
per scrivere tutti i fonemi veneti, ha, inoltre, alcuni grafemi indicanti
suoni inesistenti in veneto.
-
creare un alfabeto valido solamente per una
parlata veneta nemmeno perché penalizza le le altre parlate
-
adottare alfabeti usati usatu da scrittori veneti
famosi neppure perché la loro grafia è condizionata
dall'italiano.
Ci restano due possibilità:
-
creare un alfabeto per ogni lingua veneta è
possibile, ma la frammentazione diventa eccessiva
-
inventare un alfabeto ex novo valido per tutte le
lingue venete è la soluzione migliore, anche se sarà la più controversa
(vedi le, Vedi
'importante messaggio introduttivodella pag dell'alfabeto.
Secondo queste considerazioni e in base al fatto che
una grafia va costruita sul parlato e non viceversa, gli ideatori della
GVR hanno inventato un alfabeto fonetico contenente tutti i suoni veneti
col chiaro intento di unificare le lingue venete dal solo punto di vista
grafico.
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01
Le differenze fonetiche nei dettagli
I fonemi variabili tra le parlate venete
Per
fonemi variabili si intendono quei fonemi che pur trovandosi nella stessa
parola usata in tutte le parlate e nella stessa posizione all'interno di
essa, per ragioni evolutive assumono sfumature sonore differenti tra
un'area linguistica veneta e l'altra.
Il caso
più rappresentativo di questo fenomeno è dato dal gruppo
dei fonemi sibilanti dove, per esempio, quel fonema indicato con il digramma Zh
(alveodentale sorda) nell'alto Be£umat, Vixentin e Fosaltin cambia in
Th
(interdentale sorda) nel basso Be£umat e Axo£an, cambiando
ulteriormente nel suono indicato la
lettera S
(fricativa alveolare sorda) dell'area pavana, dal veronesed al rovigotto.
Stessa sorte
subiscono le sibilanti sonore
che dal suono stabilito per la Z del Fossaltino
e Vicentino
si passa al suono della X del pavano e al suono del DH (interdentale
sonora) nella
Pedemontana del Grappa.
Un altro caso è la palatale dolce
J (quel fonema che in italiano viene indicato con la G davanti ad
"i" ed "e") molto usato nel veneziano, che diventa,
soprattutto nei dialetti del Nord, una "i" palatale semiconsonantica
contrassegnata, nella GVR, con la lettera Y.
Ed infine abbiamo il
più bello ed enigmatico suono, quello della così dedtta "elle
evanescente". Quel suono che la
GVR
indica col simbolo
£. Il più
bello per la sua particolare sonorità unica, dolce e, appunto, evanescente,
soprattutto quello pronunciato nel vicentino; poi enigmatico perché spiegare l'articolazione è
roba da esperti studiosi del settore.
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02
 | La palatale dolce J
e la sua lenizione Y
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affricata palatale sonora |
fricativa palatale semivocalica |
J |
Y |
Veneto centrale. Sud e orientale |
Veneto centro-settentrionale e
occidentale |
NOTA:
La posizione geografica indicata per la pronuncia delle
due lettere, è approssimativa. Diremo che in linea di massima è così,
ma possiamo trovare i due fonemi, più o meno frequentemente pronunciati, in entrambe le
atee geografiche.
Diciamo che la J spicca nel veneziano mentre la Y domina
nell'asolano.
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03
 | "£": Il
fiore
all'occhiello della lingua veneta
|
L’£
è l’unica lettera della grafia GVR che indica più fonemi.
Per indicare il
valore fonetico di questo suono sarebbero
occorsi almeno tre caratteri diversi, senza contare la elle
muta (la quale si può sostituire dall'apostrofo) e quella sonora (la
quale può essere scritta con la L normale). La stessa lettera può essere muta,
oppure assomigliare al suono di una "e" breve e indistinta, o a
quello di una "e" vocalica normale o lunga, o al tipico timbro semiconsonantico vicentino
indicato con la
£ o,
infine, avere il suono di una elle piena. E’ stato deciso di usare un unico segno per scrivere
tutti questi suoni perché la loro radice fonologica è la stessa.
La stessa lettera
può essere:
Muta |
evanescente
o semi vocalica |
vocalica
breve e indistinta |
vocalica
normale e lunga |
consonantica |
£, '1 |
£ |
£
[ë]2 |
£3 |
£, L4 |
belumat |
vixentin, parte del pavan |
axo£an, trevixan,
venesian, parte del pavan |
venesian, pavan,
veronexe, ruigoto |
belumat |
NOTE:
-
se la £ si presenta muta, è possibile
sostituirla con un apostrofo. Si consiglia, in ogni caso, di mettere
uno dei due simboli piuttosto di lasciare lo spazio vuoto. Delle due
lettere converrebbe usare
l'apostrofo per indicare la caduta della consonante.
-
questo suono assomiglia ad una e
vocalica, ma è molto più breve e indistinto. Il suono è una
variante fonetica della £ evanescente è, pertanto, necessario
contrassegnarla con lo stesso grafema.
-
anche se questo suono è uguale alla e
vocalica, nella GVR il suo segno grafico è la £ perché
l'origine di questa vocale è la stessa della semi-consonante £.
Inoltre evita confusioni nel significato di parole simili (vedi L'importanza di rispettare le regole ortografiche
- Caduta di consonanti e elle evanescente)
-
anche per questo caso vale quanto detto nel
punto 1. Sarebbe meglio scrivere una L piena anche se l'origine è
una elle evanescente, questo ci fa comprendere meglio di quale
parlata si tratta.
NOTA IMPORTANTE
Le £
vocaliche (e breve e lunga) devono essere contrassegnate tassativamente col segno di £
onde evitare la confusione tra parole aventi la stessa sonorità ma
significato differente, sarà poi cura del lettore leggere la £
secondo la propria tradizionale pronuncia. Ad esempio, "sìmie"
scritta in modo superficiale può significare sia "scimmie"
che "simile", anche se in veneto la
pronuncia delle due parole è identica, per correttezza si scriverà "sìmie" per indicare le scimmie e "sìmi£e"
per simile.
Altri esempi sono riportati in
L'importanza di rispettare le regole ortografiche
- Caduta di consonanti e elle evanescente
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04
 | Il gruppo delle sibilanti
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Frikativa
interdental
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Frikativa
alveodental
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Frikativa
alveolar
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Sorde
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Th
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Zh
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S
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Sonore
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Dh
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Z
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X
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baso
Be£umat, Pedemontana de£a Grava
|
Be£umat,
Fosaltin, Alto
Trevixan,
baso vixentin
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Venethian,
Ruigòt, Pavan, Vixentin, Veronexe.
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Gli esempi che seguono possono far capire
maggiormente quanto sia importante scrivere correttamente, nel nostro
caso, secondo le opzioni grafiche scelte per la GVR.
Tante S (sibilante sorda) e X (s. sonora) sono usate in tutte le parlate venete
come nell'esempio seguente, ma altri fonemi nella stessa posizione e con
lo stesso significatofonologico delle S e X, variano il loro suono da un
ceppo fonetico all'altro.
Avendo scelto di adottare u alfabeto fonetico per la
GVR, è necessario scrivere correttamente i
fonemi con i segni stabiliti, in questo modo sarà possibile
"udire" il timbro dialettale anche in documenti scritti.
baso
Be£umat, Pedemontana de£a Grava |
Be£umat,
Fosaltin, Alto
Trevixan,
baso vixentin
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Venethian,
Ruigòt, Pavan, Vixentin, Veronexe. |
Stathion
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Stazhion
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Stasion
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Xlòth,
Xbaròth
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Xlôzho,
Xbarôzho
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Xlôso,
Xbarôso
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Soadha
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Soaza
|
Soaxa
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Xvèrdhar,
Xgrèrndhar
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Xvèrzare,
Xgrénzare
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Xvèrxare,
Xgrénxare
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