"Le lingue dal punto di vista fonetico sono migliaia, mentre dal punto di vista psicologico ne esistono solo due: la lingua materna o primaria e tutte l’altre lingue messe insieme o seconde".
Ludwig Wittgenstein
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CHI.. IO PARLARE IN DIALETTO? Beh... se lo dicono loro!
Detti espressi da celebri personaggi della cultura
internazionale in difesa dei dialetti, tecnicamente chiamati
lingue materne, lingue primarie o L1.
In questa home page ci sono soltanto 9 citazioni di una lunga
lista raccolta nelle successive pagine di questo sito.
IPSE DIXIT
IPSE DIXIT (propr. "egli stesso
l'ha detto" cioè "se lo dice lui.. ") nasce quasi casualmente girando per il Web in cerca di dati
da inserire nel mio libro Veneto: una lingua da salvare, tradotto
completamente in formato digitale, e messo a disposizione nel sito www.venetieventi.it.
Alle voci Lingua matetna, Dialetto ecc., usate nella ricerca, Internet mi
restituiva spesso articoli in cui era riportato il pensiero di importanti
studiosi d'ogni genere che, manco a dirlo, esaltavano sempre in positivo,
ripeto: sempre, le qualità del linguaggio popolare. In questa Home page riporto
come esempio solo le opinioni di pochi studiosi, l'intera lista la trovereete cliccando
qui, ma vi suggerisco di leggere prima tutta questa pagina. Vi confido,
infine, che dispongo di un archivio di dati molto ricco, che attende di essere
riportato nel sito, ma sono frenato da due cose: primo, gestisco da solo sia
questo che altri siti da spartire con altri interessi e secondo, ed è
sicuramente il motivo principale del mio rallentamento dei lavori, sono
veramente demoralizzato nel vedere la mostruosa riluttanza alla cultura, specie
se questa cozza contro le ideologie dell'avere e del potere: Per chi
perdo tempo?
Chi?.. Io parlare il volgare dialetto?..
Tu sei matto!
Aspetta!.. Leggi cos'hanno da dire questi "matti":
04/07/2018
SUPERQUARK - 04-07-2018
Piero Angela
presenta: ".... In altre parole, essere bilingui
rafforza lo sviluppo cerebrale. ... ma vorrei aggiungere una piccola
considerazione personale, che è anche un po' un mio pallino, oltre a
parlare l'italiano e l'inglese, lingua ormai universale, bisognerebbe
parlare anche il dialetto della propria regione. I dialetti sono
anch'essi lingue vive, molto ricche di espressioni, sfumature, che
hanno richiesto tempi lunghissimi per formarsi, e che stanno
estinguendosi a una velocità superiore a quella del Panda o di
altri animali in via d'estinzione.
Varrebbe la pena di salvare
anche loro".
Barbara Galavotti
precisa:
.".. Per avere dei veri benefici però, occorre proprio parlare due idiomi e passare dall'uno
all'altro. Non basta ad esempio apprendere delle parole straniere e integrarle nel proprio linguaggio dicendo cose tipo:
Ci vediamo dopo il meeting per il lunch" …
(Ci vediamo dopo l'incontro per la colazione)
papa Francesco Bergoglio
(Omelia in Cappella Sistina, 07-01-2018)
Papa Francescoai genitori: "Il
dialetto è la lingua intima delle coppie, usatelo con i figli"
… "È la lingua con cui trasmettere la fede". …"Io voglio dirvi una cosa soltanto che tocca a voi [genitorila
trasmissione della fede soltanto può farsi in dialetto, la lingua
intima delle coppie. Nel dialetto della famiglia, nel dialetto di
papà e mamma, di nonno e nonna".
…
Papa Francescoai catechisti: "Poi
verranno i catechisti - … - a sviluppare questa prima
trasmissione, con idee, con le spiegazioni. Ma
non dimenticatevi questo: si fa in dialetto, e se manca il
dialetto, se a casa non si parla fra i genitori quella lingua
dell'amore, la trasmissione non è tanto facile, non si potrà
fare". …
Dante Alighieri,
... chiamiamo lingua volgare quella lingua che i
bambini imparano ad usare da chi li circonda ... senza bisogno di
alcuna regola. Abbiamo poi un'altra lingua di secondo grado, che i Romani
chiamarono "grammatica [latino]". ... Di queste due lingue la più nobile è la
volgare: ... per il fatto che ci è naturale, mentre
l'altra è, piuttosto, artificiale. Ed è di questa, la più nobile, che è nostro scopo trattare.
... Questa è dunque la nostra vera lingua
primaria. ... De vulgari eloquentia
(lingua primaria) >>
Maria Montessori
(pedagogista), La
lingua materna non
è affidata alla memoria conscia, essa è
depositata in una memoria diversa, simile a quella che gli
psicologi moderni, biologi o psicoanalisti chiamano “mneme” o
“la memoria della vita", quella che trattiene le forme
trasmesse per eredità, a traverso l’infinità dei tempi e che
è considerata come un
“potere
vitale. Memorie della
vita >>
Ludwig Wittgenstein* (filosofo logico
matematico), "Le lingue dal punto di vista fonetico sono migliaia,
mentre dal punto di vista psicologico ne esistono solo due:
la lingua materna
o primaria e tutte l’altre lingue messe insieme o seconde". "... la lingua più profonda e nobile è quella lingua che la mamma trasmette con naturalezza al
figlio". L.
Wittgenstein, biografia e note >>
Elisabeth Jankowski (linguista),
La lingua materna è la legge e l’etica che regolano i
rapporti con la madre e con il mondo. Liberarsi della lingua
materna vuol dire liberarsi del rapporto con la madre. Vergognarsi
della lingua materna vuol dire vergognarsi della madre.La lingua
tagliata >>
Maria Cecilia Luise (linguista),
"Il buon apprendimento della lingua seconda non è legato alla perdita della prima lingua, ma, al contrario, è dipendente dal suo
sviluppo".Lingua materna e apprendimento
dell'italiano >>
Hans Goebl (linguista),
"Pretendere che la polifonia dialettale di una data regione impedisca la genesi e, ulteriormente, l’uso regolare di una lingua scritta altamente standardizzata,
è storicamente bensì scientificamente
erroneo. ...Note
dal Manuale di GVU (pag. 6) >>
Francine
Rosenbaum (logopedista plurilingue),... fintanto che la società non privilegerà lapreservazione ... delle diversità che sono la ricchezza di questo pianeta, le differenze fra gli uomini continueranno a fungere da pretesto ai demagoghi di ogni specie per spingerli ad uccidersi.
Il monolinguismo e il monoculturalismo esistono oggi soltanto alle due estremità di un fucile. E' quello che desidererei che i pedagoghi insegnassero. Fra il dire e l'essere
>>
1 loc. lat. (propr. egli stesso
l'ha detto). Risposta data ai neofiti pitagorici quando ponevano
interrogativi sulle dottrine del maestro. Vale tuttora come espressione
indicante assoluta accettazione di una dottrina od opinione, senza
possibilità di critica, anzi con un forte accento fideistico.
da Enciclopedia De Agostini,
GEDEA Miltimediale
2 La locuzione latina Ipse dixit,
tradotta letteralmente, significa l'ha detto lui.
Il detto compare nel De natura deorum di Marco Tullio Cicerone, il quale,
parlando dei pitagorici, ricorda come fossero soliti citare la loro somma
autorità, Pitagora, con la frase ipse dixit.
Nel medioevo la 'somma autorità' in questione non è più Pitagora, ma
Aristotele. Il detto infatti è attribuito ad Averroè, il più importante
studioso arabo del filosofo. Secondo una sua interpretazione, Aristotele
afferma in forma scientifica le stesse verità esposte nel Corano, e
pertanto il pensiero aristotelico non va interpretato ma accettato, perché...
ipse dixit!
Simile modo di presentare la verità viene definita dagli scolastici
"sophisma auctoritatis": una tesi viene accettata solo in virtù
dell'autorità di chi la presenta.
L'espressione è oggi utilizzata quando, in un discorso, si vuole
evidenziare la bontà delle proprie opinioni in quanto sostenute anche da
una persona comunemente riconosciuta come autorità in materia. A volte
viene usata anche in senso parodico, per deridere chi si considera
autorevole senza esserlo realmente, o chi si sottomette acriticamente a
una simile autorità.
Da Wikipedia, l'enciclopedia
libera.
DIALETTO o
lingua materna, è uguale.
"Le lingue dal punto di vista fonetico sono migliaia, mentre dal punto di vista psicologico ne esistono solo due: la lingua materna o primaria e tutte l’altre lingue messe insieme o seconde".
Ludwig Wittgenstein