"Le lingue dal punto di vista fonetico sono migliaia, mentre dal punto   
di vista psicologico ne esistono solo due: la lingua materna o   
primaria e tutte l’altre lingue messe insieme o seconde".   
Ludwig Wittgenstein    

Alfabeto fonetico unitario JGY del ceppo linguistico veneto  [ISO/DIS 639-3: vec]
e alfabeto fonetico internazionale AFA per tastiere dattilofoniche verbali

 

 

 

 

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Brevetto per Invenzione industriale

"Schema dattilofonico verbale"

di Paolo Pegoraro

 

 

Descrizione parziale dello "Schema ieaouh" tratta dalla documentazione del Brevetto

            

 

 

 

NOTA

da questa nota parte la parziale Descrizione del Brevetto "Schema dattilofonico verbale" con le Tabelle dei disegni incorporate.

Non fanno parte della Descrizione le tabelle gialle con i TITOLI degli argomenti raggiungibili clickando sull'indice, le tabelle con le Note relative al Brevetto e con Informazioni generiche come questa dov^è contenuto il presente messaggio.

L'unica variazione apportata alla Descrizione è lo stile dell'impaginazione del testo.

 

 

Lo "Schema dattilofonico verbale" è proposto come Brevetto per Invenzione Industriale con specifica Domanda all'UIBM (Uff. Italiano Brevetti e Marchi). 
Le informazioni sullo "Schema", presenti sul web, sono parziali per ragioni di riservatezza brevettuale. 

 

 

 

 25° INVENTOR SHOW ®, Fiera di Padova, 16-24 maggio 2015
1° Premio, video, intervista di Radio Vaticana e alto... 

 

Visita il sito con informazioni e video
dell'invenzione  dove va applicato AFA
"Schema dattilofonico verbale"

 

 

 

 

 

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DESCRIZIONE DELL' INVENZIONE

  

DESCRIZIONE DI INVENZIONE INDUSTRIALE

Avente per titolo: "Schema dattilofonico verbale” per tastiere con “Contattiera elettrica a deviazione multipolare in sequenza combinatoria”.

A nome di: Pegoraro Paolo nato a Charleroi, Belgio il 08/04/1952 residente in Via Asolana 24, 31030 Altivole, Treviso.

Depositato il…………………………….……. con n………………………

Inventore designato: Pegoraro Paolo

 

Lo "Schema dattilofonico verbale", chiamato convenzionalmente "schema ieaouh", è l’ordine con cui sono associati i fonemi di varie lingue alle combinazioni dei tasti di tastiere dattilofoniche, o elettrofone, dotate di "Contattiera elettrica a deviazione multipolare in sequenza combinatoria".

Il dattilofono è un elettrofono musicale fatto per parlare, cioè pronunciare foni verbali invece di suonare note musicali. Questi foni sono ordinati nel suddetto schema dattilofonico studiato per facilitare la memorizzazione e la digitazione. 

 

INFO

Il dattilofono è pubblicato nel sito web Yufhufhu!:

http://www.venetieventi.it/yufhufhu/yufhufhu.htm 

 

Lo "schema ieaouh" rappresenta 58 foni, associati a 58 di 62 (63*) combinazioni ottenibili premendo i 6 tasti del dattilofono con le 5 dita d'una sola mano.

La sigla “ieaouh” indica i sei foni emessi dai sei tasti premuti da soli. La sequenza inizia da /i/ associata al pollice, o 1° tasto, e continua con una vocale per dito fino alla /u/ associata al mignolo, o 5° tasto. Spostando poi il mignolo della /u/ sul 6° tasto, si accende la consonante aspirata /h/. Ma “ieaouh” è solo il nome usato per chiamare lo schema in modo convenzionale. 

Tecnicamente i sei tasti sono indicati con i numeri 1=i, 2=e, 4=a, 8=o, 16=u, 32=h in modo che qualsiasi somma dia un numero inequivocabile ad ogni combinazione. Per es. tasti n°1+n°2 = combinazione n°3, totale che non copre il 3° tasto ossia il n°4; t. n°1+2+4 = c. n°7, somma che non si sovrappone al 4° tasto ossia il n°8 ecc. 

 

           

 

 Lo schema è condizionato dalla particolare tecnologia della "Contattiera combinatoria" applicata al dattilofono e fatta apposta per moltiplicare esponenzialmente i segnali emessi rispetto al numero di tasti usati, la quale consente di digitare tutte le combinazioni senza l'obbligo di rispettare ordini di premitura e senza la necessità di guardare i tasti. Tale digitazione combinatoria dei tasti però non consente di attribuire un unico grafema ai tasti, come nelle classiche tastiere grafiche, perché quando i tasti sono premuti a gruppi essi non pronunciano più i loro foni /ieaouh/, ma partecipano all'accensione d'altri foni. 

 

 

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L'ALFABETO SCELTO

 

L’alfabeto scelto - Considerato che qualunque tastiera fonica o grafica emette solo uno e sempre quel dato segnale da ogni tasto, o combinazione di tasti premuti assieme, è necessario scegliere un alfabeto da associare alle combinazioni in cui ogni simbolo grafico indichi inequivocabilmente un unico fono verbale. Questo tipo d'alfabeto è linguisticamente detto “fonetico”. 

(Nota: /*/ = fonemi scelti AFA, [*] = fonemi internazionali IPA). 

Tutte le lingue hanno la loro specifica fonica verbale ma quasi tutti gli alfabeti che le rappresentano non sono fonetici. P. es. in italiano la lettera C seguita da -i, -e suona /c/ [tʃ], seguita da -a, -o, -u e da -hi, -he suona /k/ [k], seguita da -i, -e e anticipata da s- suona /sh/ [ʃ]. Anche lo stesso grafema di differenti alfabeti può indicare diversi suoni. P. es. il Ch in italiano si pronuncia /k/ [k], in inglese e spagnolo /c/ [tʃ], in francese /sh/ [ʃ], in tedesco /ch/ [ç] e /kh/ [x] ecc.

Quest'umana interpretazione grafica del linguaggio è insostenibile dalle macchine perciò bisogna assolutamente adottare un alfabeto fonetico. 

L'IPA (International Phonetic Alphabet) è stato scartato per la sua rappresentazione grafica troppo specialistica, al suo posto è stato adottato l'AFA (Alfabeto Fonetico Asolano) elaborato apposta in versione dattilofonica per essere usato con il dattilofono mantenendo contemporaneamente anche la versione dattilografica per scrivere normalmente. L'AFA è ricavato dal JGY, l'alfabeto veneto creato apposta fonetico per poter scrivere con un'unica grafia le differenti varietà fonetiche del Ceppo linguistico veneto: [ISO/DIS 639-3: vec].

 

INFO

Informazioni specifiche su AFA e JGY  sono esposte a pag.:

 Fonetica veneta

 

 

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LE 10 LINGUE INCLUSE IN AFA

 

 

L'AFA è fatto con caratteri grafici latini popolari ed include con il veneto anche i foni delle lingue: esperanto, francese, friulano, giapponese romaji, inglese, italiano, portoghese, spagnolo e tedesco

 

 

 

 

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..da una lettera INVIATA all'uibm: 

Re.: Abbiamo applicato allo Schema dattilofonico l'alfabeto fonetico della lingua veneta perché lo conoscevamo molto bene. Esso è infatti un alfabeto nato nel 1979 ad opera della Società Filologica Veneta, a cui noi abbiamo contribuito all'evoluzione e accuratamente sviluppato fino a ottenere l'attuale AFA con lo scopo di applicarlo alle lingue con codifica latina.

Nel brevetto non abbiamo citato altre lingue italiane, oltre al friulano a noi noto, per studiare accuratamente le lingue internazionali più diffuse. Ma stiamo comunque già studiando foneticamente molte altre lingue straniere, per es. catalano, ladino, rumeno etc., e italiane, per es. le 4 lingue sarde, il siculo, i "dialetti apuli" cioè il pugliese. ...

In ogni caso intendiamo divulgare successivamente al brevetto le lingue che mano a mano verranno analizzate.

 

 

Allegato alla lettera

9) Prof. Saverio Panunzio: ... la scuola per lungo tempo, ha favorito una politica antidialettale e, solo nel 1979, …, ha riconosciuto uno spazio adeguato, …, allo studio scientifico dei dialetti che vanno analizzati; come la lingua, con gli strumenti della linguistica .... (Gazzetta del Mezzogiorno: 13/12/1986, Prof. Saverio Panunzio, docente di filologia romanza presso l’Università di Bari).


9) Prof. Saverio Panunzio tratto da ipse_dixit - Riflessioni sul dialetto (detti 2)

 

ipse_dixit - Home

 

 

 

 

 

 

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AFA IN SINTESI

 

In sintesi: 

a) l'AFA fonico è fatto con 26 lettere dei suddetti alfabeti incluso /£/ usato, se serve, al posto dei simboli /Ł/ (£ sottolineato) e /ł/ (£ non sottol.), la /q/ è in esame; 

b) i fonemi principali sono scritti con lettere minuscole, come da regola IPA; 

c) le consonanti seguite da /h/, /y/ e /'/ formano 19 digrammi fonetici (opposti fonematici e allofoni), p. es. /t/>/th/, /l/>/ly/, /n/>/n'/

d) se i foni simili sono più di due si ricorre alle lettere maiuscole, come da regola IPA, p. es. /r/ polivibrante italiano, /rh/ monovibrante veneto e portoghese, /R/ uvulare tedesco e francese, /Rh/ retroflesso inglese; 

 

Nota sui foni vibranti: 

La lista dei 4 grafemi: /r/, /rh/, R// e /Rh/ è stata rivalutata e sono stati aggiunti altri 2 digrammi, è stata, inoltre, modificata l'associazione ai foni vibranti di alcuni di loro. I nuovi grafemi sono: /r/, /rr/, /rh/, /R/, /Rr/ e /Rh/.

 

e) le vocali foniche sono accentate secondo le usanze alfabetiche europee, p. es. /è/, /â/, /ö/;

f) l'interpunzione nella scrittura di testi dattilofonici (non dattilografici) è ridotta al punto /./, ai due punti /:/ e allo spazio / /

g) l'apostrofo /'/ contrassegna i digrammi dei foni "sospesi" /l'/, /m'/ e /n'/

Per i suddetti motivi AFA è un ottimo alfabeto fonetico per lo schema dattilofonico "ieaouh", è facilmente memorizzabile, non prevale su nessuna lingua ed è scrivibile con tutte le tastiere dell'Europa occidentale.  

 

 

 

 

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CAMPO D'IMPIEGO

 

 

 

Campo d'impiego -Lo schema dattilofonico "ieaouh" è limitato all'uso di dattilofoni, cioè elettrofoni dotati della specifica "Contattiera combinatoria" inventata per aumentare esponenzialmente i suoni emessi rispetto ai tasti usati. 

[per sordi] Il principale dattilofono è il "Comunicatore dei sordi", un apparecchio applicato ad un guanto con il quale il sordo comunica verbalmente con chiunque movendo semplicemente le dita d'una sola mano. Al Comunicatore è associato il "Ricevitore fonico" che "ascolta" i foni pronunciati da altri e li trasmette al sordo sbattergli le dita con dei relè nello stesso ordine che lui usa per "parlare".

[per disabili e bambini] Questo schema dattilofonico vale anche per apparecchi  logopedici e riabilitativi di mani accidentate, per guantini giocattolo fatti a forma di pupazzo per far parlare i bambini con le mani come i ventriloqui (utile mezzo per avvicinare gli udenti ai sordi). 

[per ciechi] Infine, lo "schema ieaouh" con appropriate varianti serve anche per uso dattilografico su tastiere per ciechi, fatte in modo che essi scrivano senza spostare le dita dai tasti e simultaneamente ascoltino ciò che scrivono. 

 

 

Le 6 migliori applicazioni di Yufhufhu!

Cos'altro è possibile fare con la tastiera Yufhufhu!? 

I sei principali dispositivi realizzabili con l'invenzione Yufhufhu! sono pubblicati nella pag. web:

Le 6 migliori applicazioni di Yufhufhu!

  

 

 

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I dati sopra esposti sono completi.
Da qui parte la 9a pag. di 27 dello Schema dattilofonico verbale.
Le restanti 19 pag. del documento contengono la 
DESCRIZIONE TECNICA del Brevetto 
esposta in forma ridotta.

 

Se desiderate ricevere altre informazioni
inviate una mail con le domande all'indirizzo 
yufhufhu@venetieventi.it
   

 

 

 

 

 

 

 

DESCRIZIONE TECNICA

 

Descrizione tecnica (TAV. 1) - Lo "Schema dattilofonico verbale" è fatto per tastiere a 6 tasti (1, 3) da premere con le dita d'una sola mano (2) ricavando 62 (63*) combinazioni tattili abbinate ai fonemi (TAV. 2, 3) dello "schema ieaouh"

 

 

1

 

2

 

3

 

                                            

(...)

Legenda - (4)  

(...)

           

 

 

ASSOCIAZIONE DEI FONEMI ALLE COMBINAZIONI

 

Associazione dei fonemi alle combinazioni -  (5). 

(...)

 

 

SCHEMA DATTILOFONICO COMPLETO

 

Schema completo (TAV. 2, 3 - tab. 7, 8, 9, 10, 11, 12)  

L'intera sequenza progressiva PA è divisa in sei settori (7, 8, 9, 10, 11, 12) in base al progressivo spostamento d'ogni dito fatto d'un solo posto verso sinistra.

Il 1° settore (7) raduna le 31 combinazioni fatte con le 5 dita tenute sempre sui primi 5 tasti. Questo settore è il più semplice da digitare e da memorizzare ed è dunque destinato ad ospitare i fonemi più comuni della lingua primaria scelta.  

Il 2° settore (8) raduna le 16 combinazioni fatte spostando e tenendo premuto il mignolo sul 6° tasto. In questo settore c'è un misto di foni primari e secondari.  

Dal 3° al 6° settore (9, 10, 11, 12) ci sono le restanti 15 combinazioni (8+4+2+1) fatte spostando in successione d'un posto verso sinistra le restanti quattro dita.  

(...)

Tale disposizione fonetica consente all'utente di parlare in scioltezza la propria lingua maggiormente impostata nei primi due settori, ma con un po' d'abilità e conoscenze linguistiche egli può parlare anche le altre lingue incorporate.  

 

 

POSIZIONI DEI FONEMI NEL DATTILOFONO

 

Motivazioni della scelta delle posizioni dei fonemi nel dattilofono (TAV. 4, 5, 6) -  (Note: le frasi di senso compiuto (13, 27, 28, 29) sono incolonnate (...). La lingua impostata nei settori principali è il veneto ma, come vedremo, potrà essere sostituita portando in primo piano solo i fonemi differenti della lingua sostitutiva). 

La disposizione dei fonemi è basata sulla loro frequenza d'uso e sulla sillabazione generalmente fatta di consonante seguita da vocale, pertanto 

 il 1° criterio adottato è l'abbinamento delle consonanti più usate alle combinazioni con più tasti (...)

2° criterio (TAV. 1, tab. 5 - TAV 4, tab 14) - (...).

3° criterio. Le vocali /i/, /e/, /a/, /o/, /u/ sono associate ad un solo tasto (TAV. 1, tab. 5) (...).

4° criterio. Le vocali /e/ e /o/ (14) essendo ricche di varianti foniche sono state messe al 2° e 4° posto per avere tasti da entrambi i lati da destinare alle loro vocali simili, in modo da fare combinazioni somiglianti. 

criterio. (...).

criterio. (...).

criterio. Le vocali /ieaou/ oltre ad essere collocate secondo la frequenza d'uso, sono anche ordinate in modo fonetico IPA, cioè seguendo la dizione verbale fisiologica che va dalla vocale chiusa anteriore /i/ alla chiusa posteriore /u/ passando per le vocali più aperte e più  usate /e/, /a/ e /o/.

criterio. Le vocali così disposte aiutano la digitazione dei dittonghi /ie/, /ua/, /oi/ etc.

criterio.  Il vocoide /Ł/ (£) somiglia fonicamente alla vocale /e/ ma si comporta come la consonante /l/ ed è sempre seguito da vocali, perciò /Ł/ è stato associato alla combinazione n°31 in modo da contenere tutte le vocali del 1° settore (19).  

10° criterio. I vocoidi /Ł/, /ł/, /E/, e /w/ (19) hanno combinazioni con cinque dita per essere distinte dalle vocali, per poter contenere le vocali ad esse appaiate e per essere scambiate di posto tra di loro nel cambio lingua.

11° criterio. Le lingue trattate hanno molti foni in comune che possono restare sempre nei posti stabiliti (...). P. es. portando in primo piano l'inglese al posto dell'attuale veneto, s'invertiranno di posto /rh/ con /Rh/, / Ł / con /E/ o /w/, /a/ con /A/ e pochi altri.

12° criterio. /l/ e /n/ (20) contengono due suoni distinti: il 1° velare sonoro detto "sospeso" e scritto /l'/ e /n'/, che può essere un fono pronunciato autonomamente e durare a piacere, e il 2° alveolare plosivo /l/ e /n/, che è sempre anticipato dal 1°, per tale successione fonica le due "sospese" hanno il tasto n°1 in più delle due alveolari in modo che rilasciandolo si pronunci il raddoppio fonico come in italiano "mille anni" cioè /mil'le an'ni/.  

13° criterio. Le "sospese" /l'/ e /n'/ (20, 21)(...).

14° criterio. (...).

15° criterio. La combinazione del fono nasale sospeso /m'/ include /m/, /p/ e /b/ per facilitare la pronuncia italiana della doppia /m'm/ e dei difoni /m'p/ e /m'b/ (22).

16° criterio. I labio-dentali /f/ e /v/ sono simili ai bilabiali /fh/ e /vh/ (23). Di questi quattro foni i due più usati (...) sono impostati nel primo settore (...).

17° criterio. Le stesse regole d'accoppiamento (...) valgono anche per i fonemi delle tabelle n° (24, 25, 26).

 

 

DIGITAZIONE E SCRITTURA

 

Digitazione e scrittura (TAV. 5, 6) -  La descrizione fatta finora ha riguardato il tipo di fonemi e la loro associazione alle combinazioni di tasti, ora vedremo come vanno realmente premuti i tasti e come si scrive un testo dattilofonico.

Per pronunciare le cadenze verbali bisogna digitare i foni con tempi e pause più o meno lunghe che saranno indicate nel testo scritto da punteggiatura e da sequenze fonematiche di foni che nel parlato sono meccanicamente collegati.  

 

 

PUNTEGGIATURA

 

Punteggiatura - Nella scrittura con l'AFA dattilofonico si usano solo tre tipi d'interpunzione: 

a) i due punti /:/ che dicono di prolungare la pronuncia del fonema precedente; questo serve sia ad accentuare le vocali che a raddoppiare tutte le consonanti escluse le occlusive e le affricate. 

b) Il punto /./ che dice di accorciare la pronuncia del fonema precedente. 

c) Infine, lo spazio vuoto / / che indica la pausa tra le parole, e in alcuni casi anche all'interno della parola.  

 

 

 

DOPPIE

 

Doppie - Le doppie si fanno in tre modi, secondo il tipo di fono da raddoppiare.

1° modo: per raddoppiare le consonanti, escluse occlusive e affricate, basta tenere premuti i relativi tasti più a lungo.

2° modo: il raddoppio delle consonanti occlusive e affricate si fa accorciando la

vocale che precede la doppia, poi sospendendo per un attimo il fiato [cioè la premitura dei tasti] e infine pronunciando la consonante plosiva da raddoppiare. P. es. la frase italiana "sott'acqua" si scriverà /so. ta. kua/ e si premeranno i tasti così: /s/o/ con la /o/ breve come dice Il punto, poi si sospende un attimo la voce come dice lo spazio, segue /t/a/ con la /a/ breve, di nuovo una pausa ed infine /k/u/a/.

Lo spazio / / nella scrittura fonica di lingue senza pronunce doppie, come p. es. esperanto, inglese e veneto, sarà usato solo per indicare le pause tra parole.

3° modo: le consonanti /l/, /m/ e /n/ si raddoppiano eccezionalmente senza punteggiature, ma anticipandole dai foni "sospesi" /l'/, /m'/ e /n'/. P. es. la frase italiana "inno alla mamma" con AFA fonico si scriverà: /in'no al'la mam'ma/.  

 

 

FONI "SOSPESI"

 

Sequenze fonematiche - Le consonanti /l/, /m/ e /n/ suonano in due modi secondo il fonema che segue, è dunque necessario avere nel dattilofono anche le combinazioni di tasti che pronuncino le varianti foniche di detti fonemi.

Foni "sospesi"

I tre foni /l'/, /m'/ e /n'/ sono definiti "sospesi" rispetto ai loro foni d'origine /l/, /m/ e /n/ perché: 

a) la /l'/ è il suono della /l/ sospeso prima del distacco della lingua dall'alveo palatale; 

b) la /m'/ è il suono della /m/ sospeso prima di aprire le labbra; 

c) la /n'/ è il suono della /n/ sospeso prima del distacco della lingua dal palato. 

Questa porzione sospesa dei suoni è emessa oralmente in modo meccanico quando i tre foni precedono le consonanti e la /n'/ a volte è pronunciata anche volutamente davanti alle vocali.

Le varianti della nasale N, la "sospesa" velare /n'/ [ŋ] e la "completa" alveolare /n/ [n], in alcune lingue come inglese e veneto sono degli opposti fonematici cioè formano coppie di parole distinte in base alla nasale pronunciata. P. es. l'inglese "sing" (cantare) si pronuncia /sin'/ [sɪŋ] e "sin" (peccare) si dice /sin/ [sɪn]. Il vemeto "pan e ..." (pane e ...) si dice /pan' e/ [paŋ e] e "pane" (lentiggini) si dice /pane/ [pane]. Per le suddette ragioni i tre foni "sospesi" /l'/, /m'/ e /n'/ in AFA dattilofonico sono considerati dei veri fonemi autonomi.  

 

 

DIGITAZIONE E SCRITTURA - ESEMPI

 

 

1° esempio (TAV. 5, tab. 27) - Il nome "Jim Morrison" [ˈʤɪɱː ˈmɔˑɹɪsəŋ] alla veneta si pronuncia /jin' mòrhixon'/, in inglese /jim' mò:RhisEn'/ con la /ò/ lunga come dicono i due punti, e all'italiana /jim' mòr:ixon'/ con la /r/ allungata, cioè doppia, come dicono i due punti.

           Scrittura

Jim Morrison scritto con AFA com'è pronunciato in 3 lingue:

  1. pronuncia veneta: jin' mòrhixon

  2.  pronuncia inglese: jim' mò:rhisEn'

  3. pronuncia italiana: jim' mò:rixon'

            Digitazione TAV. 27

 

 

2° esempio (TAV. 6, tab. 28) - Il testo italiano "ciao scheletrica scimmietta Lucy" [ʧao skeleˈtriːka ʃʃimˈmjɛːtta ˈlusɪ] con doppie, con la C non fonetica e l'inglesismo "Lucy", con AFA fonico si scrive /cao skelê:trika shim'mie. ta lusi/. 

Ovviamente la tastiera ha solo i fonemi da premere però vanno premuti secondo la tempistica suggerita dal testo. Si noti la differenza fra la scritta /lê:tr/ con /ê/: lunga e /t/ attaccata e /ie. ta/ con /e./ breve e / t/ distaccata, entrambe le scritte raffigurano graficamente l'automatismo verbale della pronuncia di tempi vocalici e di foni singoli e doppi riproducibili fedelmente anche con la digitazione dattilofonica.  

            Scrittura

ciao scheletrica scimmietta Lucy 

frase italiana scritta con AFA:

cao skelê:trika shim'mie. ta lusi

            Digitazione TAV. 28

 

 

3° esempio (TAV. 6, tab. 29) - Il testo inglese "Lucy in the sky with diamonds", antifonetico per eccellenza come si deduce dalla trascrizione IPA [lusɪ ɪn ðə ˈskaˑɪ ˈwɪθ ˈdaiəməndz], con AFA fonico si scrive /lusi in' dhe ska:i wEth daEmEn'd.zh/.

            Scrittura

Lucy in the sky with diamonds

frase inglese scritta con AFA:

lusi in' dhe ska:i wEth daEmEn'd.zh

            Digitazione TAV. 29

 

 

Si noti nelle frasi d'esempio (13, 27, 28, 29) l'elevata percentuale di fonemi comuni alle lingue veneta, italiana e inglese (celle gialle), tale situazione si ripete in modo più o meno analogo anche con le altre lingue trattate.

Altivole, li ................................

 

Esempi di scrittura JGY e AFA alla pag. seguente >>

 

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Paolo Pegoraro inventore e autore del sito (breve biografia)

email: guinness@venetieventi.it 

 

Sito pubblicato il 20/02/2011, aggiornato il 17/11/2016.