Comunicazione del Direttore Generale di UNESCO per il Giorno
Internazionale della Lingua
Materna, 21 febbraio 2005
Il Giorno Internazionale della Lingua
Materna, che la comunità internazionale ha celebrato con UNESCO
ogni 21 febbraio nei sei anni trascorsi, fornisce un'opportunità
particolarmente significativa per discutere e agire per promuovere tutte
le lingue parlate sul nostro pianeta.
Come mezzo per veicolare conoscenza, per apprendere,
dialogare ed esprimere la visione della realtà di una particolare
cultura, ognuna delle seimila lingue parlate attualmente sulla Terra
nutre e arricchisce - in ragione della sua insostituibile originalità -
il patrimonio culturale dell’umanità. Data la loro centralità nella
struttura culturale, le lingue sono un essenziale fattore strategico al
quale deve essere dato il dovuto riguardo di fronte alle grandi sfide
del futuro. Se, come UNESCO va dicendo dalla Conferenza sulle Politiche
Culturali per Sviluppo di Stoccolma nel 1998, la cultura è al cuore
dello sviluppo sostenibile, allora la lingua diviene un fattore chiave
non solo nello sforzo di promuovere diversità culturale ed educazione
di qualità adatta alle necessità degli studenti, ma anche nella lotta
contro la povertà. Il fatto è che, come mezzo di apprendimento
cruciale per l'esercizio di ogni forma di abilità sociale e attività
professionale, la lingua svolge una parte centrale nella costruzione
delle società della conoscenza; e il ruolo delle nuove tecnologie
dell’informazione e della comunicazione sta crescendo di giorno in
giorno. Così l’insegnamento di una lingua madre e il multilinguismo
sono i punti cardinali di uno sviluppo sostenibile che salvaguardi
l'attaccamento di ciascun individuo alla propria cultura nativa, mentre
assicura che ognuno possa aprirsi agli altri e raccogliere i benefici di
un mondo sempre più interattivo. Per giocare appieno questi ruoli, le
lingue devono, naturalmente, esistere e prosperare liberamente fra i
parlanti che le mantengono vive. Valorizzare le lingue perciò significa
anche rispettare le donne e gli uomini che le parlano e le culture che
essi esprimono. Ma significa rispettare pure le circostanze proprie e
particolari di ciascun parlante, con le differenze individuali e le
diverse capacità funzionali e personali che costituiscono la sua
identità distintiva. A quest'effetto, mi piacerebbe, per questo sesto
Giorno Internazionale della Lingua
Materna, porre l'attenzione e fare uno speciale tributo al
Braille e al linguaggio dei segni usato da milioni di donne ed uomini di
tutte età e in ogni continente come strumenti di integrazione,
comunicazione, apprendimento, informazione ed espressione. Alla luce di
queste considerazioni che illustrano il notevole ruolo giocato da ogni
lingua senza eccezione in tutte le sfere della vita sociale, faccio
appello ai decisori politici, agli attori della società civile e a
tutti quelli che hanno a cuore l'enorme ricchezza che la diversità
linguistica rappresenta per l'umanità, perché organizzino eventi in
tutto il mondo per celebrare, con creatività e generosità, ciascuna lingua
materna d'ogni persona, e le lingue di uno solo e di tutti.
(Koïchiro Matsuura)