|
Proposta regionale sulla lingua
|
08 febbraio 2006
Consiglio regionale: approvata in commissione legge tutela lingua veneta
Arv) Venezia 8 feb. 2006 - La commissione cultura del Consiglio
regionale del Veneto presieduta da Daniele Stival (Lega Nord) ha approvato
(favorevole la maggioranza, contraria l'opposizione, astenuto Nereo Laroni
del nuovo PSI) una proposta di legge per tutelare, valorizzare e
promuovere il patrimonio linguistico e culturale del Veneto. Il testo
approvato a
palazzo Ferro-Fini è la sintesi di due iniziative legislative
approvate e inviate a Venezia dai Consigli provinciali di Vicenza e
Treviso. La proposta approvata prevede uno stanziamento annuo di 250 mila
€ che dovranno servire per diffondere la lingua veneta e il suo
insegnamento a tutti i livelli (compreso quello scolastico in
collaborazione con i CSA (Centri Servizi Amministrativi); sostenere
ricerche relative alla grafia ufficiale della lingua veneta e al suo uso e
ripristinare la toponomastica veneta dopo un'indagine affidata ad esperti
a livello universitario. Per raggiungere questi obiettivi la Regione
sosterrà, oltre all'insegnamento, anche l'istituzione di speciali sezioni
nelle biblioteche pubbliche locali, l'edizione di pubblicazioni
specializzate, la redazione di trasmissioni televisive e radiofoniche e
incoraggerà la creazione di opere d'arte ispirate alla civiltà veneta.
Per sottolineare ulteriormente l'importanza della consapevolezza
dell'identità veneta la proposta prevede, inoltre, l'istituzione della
"Festa del popolo veneto" da celebrare il 25 aprile, giorno di
San Marco. "Si tratta -spiega il presidente Stival- di un'iniziativa
legislativa che intende applicare quanto sancito in due importanti
documenti istituzionali: l'art.
2 dello Statuto della Regione Veneto nel quale si legge "La
Regione concorre alla valorizzazione del patrimonio culturale e
linguistico delle singole comunità" e la "Carta europea delle
lingue regionali o minoritarie" che stabilisce le linee per la difesa
e il rafforzamento delle lingue minoritarie nei vari Paesi e regioni
d'Europa".
|
|
|
|