Il pronome soggetto clitico
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Il pronome soggetto clitico nelle frasi verbali
Secondo la Carolyn MacKay (Veneto lexicon: the dialect of Segusino
and Chipilo), la particella che in veneto compare tra pronome
personale e verbo, si chiama "pronome soggetto
proclitico".
La studiosa dice questo: "Le forme pronominali proclitiche
del
soggetto rappresentano una forma pleonastica
(in più, abbondante) del soggetto; questo fenomeno è anche noto come
"raddoppiamento
pronominale".
La particella proclitica si riferisce solo alla foprma verbale affermativa, ma in
veneto il pronome clitico soggetto (fenomeno ovviamente sconosciuto
all'italiano che non possiede pronomi nominativi clitici) si manifesta
anche nella forma verbale interrogativa (leggi Le
interrogative nei dialetti del nord Italia). In questo secondo caso la
particella in questione, chiamata enclitica,
segue il verbo spesso fondendosi ad
esso.
Vediamo subito i casi e la forma dei pronomi clitici soggetti presenti
nella lingua veneta.
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Tre casi
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LEGENDA:
la particella clitica è evidenziata in giallo. l'articolo,
quando c'è, è evidemziato in azzurro.
Nel caso in cui particella clitica e articolo sono omofoni, il
termine verrà scritto in giallo.
NOTA:
- Gli esempi di questa pagina sono ricavati dal vernacolo asolano in cui il pronome
clitico è usato con tutte le
persone dei verbi sia nella forma affermativa che interrogativa.
- Le due lettere £ e L non sono messe a caso, è bene fare
particolare attenzione alla pronuncia della £ (elle evanescente). Secondo
le regole stabilite con la GVR questa lettera varia foneticamente a
seconda delle parlate locali e secondo le vocali che la includono (vedi
La lettera speciale "£").
Nella lingua veneta il pronome clitico soggetto accompagna il
verbo, anticipandolo in caso di coniugazione affermativa e seguendolo
nella forma interrogativa.
Vediamo subito i casi in cui si presenta la particella clitica nella
parlata asolana:
- nella coniugazione verbale affermativa il pronome clitico
anticipa sempre il verbo in tutte le persone;
- nella forma interrogativa la particella clitica segue sempre il
verbo fomdemdosi ad esso in tutte le persone;
- nella forma verbale affermativa la particella oclitica e
l'articolo si fondono in un unico termine, ma solo nei casi in cui entrambi sono
morfologicamente uguali.
Primo caso: forma affermativa
Mi £a
manyo |
io mangio |
Ti te
manyi |
tu mangi |
Lu el
manya, e£a £a
manya |
lui mangia, lei m. |
noantri (nu) £a
manyon (manyen, manyemo) |
noi mangiamo |
Vualtri (vu) £a
manyé (manyì) |
voi mangiate |
£uri i
manya ,
£ore £e
manya |
loro mangiano |
Secondo caso: forma interrogativa
Mànyoi
mi? |
mangio io? |
Mànyitu
(mànyito) ti? |
mangi tu? |
Mànye£o
lu? Manye£a
e£a? |
mangia lui? m. lei? |
Manyonti
(manyene,
manyìnui*)
noantri (nu)? |
mangiamo noi? |
Manyiu*
(manyeo*)
vualtri (vu)? |
mangiate voi? |
Mànye£i
luri? Mànye£e
lore? |
mangiano loro? |
*vedi metafonesi e Declinazione.
Terzo caso: presenza dell'articolo nella forma affermativa
Tale particella, però, può trovarsi a competere con un articolo
determinativo, di ogni genere e numero, quando nella frase verbale detto
articolo sta a sottintendere un
oggetto. Per esempio nella frase italiana io la
mangio o meglio la
mangio io l'articolo sottintende un oggetto presente nel
contesto del discorso (chi mangi la mela? La
mangio io).
In questo terzo caso su ouò trovare l'articolo maschile o femminile ed
entrambi al plurale, Vediamo ora tutte queste possibilità.
1. Con articolo femminile singolare
In questa prima forma la particella clitica coincide spesso con
l'articolo, nel qual caso i due termini si fondono assieme.
Mi £a
manyo |
io la mangio |
Ti te
£a
manyi |
tu la mangi |
Lu el
la manya, e£a £a
manya |
lui la mangia, lei
la mangia |
noantri (nu)
£a
manyon |
noi la mangiamo |
Vualtri (vu) £a
manyé |
voi la
mangiate |
£uri i
la
manya, £ore £e
la
manya |
loro la
mangiano |
2. Con articolo maschile singolare
In presenza del l'articolo maschile il soggetto proclitico è presente
in tutte le persone della coniugazione essendo sempre differente
dall'articolo:
Mi £a
£o
manyo |
Ti te
£o
manyi |
Lu el
lo manya,
e£a £a
lo manya |
noantri (nu) £a
£o
manyon |
Vualtri (vu) £a
£o manyé |
£uri i
lo
manya,
£ore £e
£o
manya |
3.
Con gli articoli al plurale i due termini in questione sono sempre
pronunciate distintamente anche quando sono uguali. I casi, che
costituiscono delle ececzioni, sono evidenziate da asterisco.
Mi £a
£i
manyo |
Mi
£a £e
manyo |
Ti te
£i
manyi |
Ti te
£e
manyi |
Lu el
li manya,
e£a £a
£i
manya |
£u el
le manya,
e£a £a
£e
manya |
noantri (nu) £a
£i
manyon |
noantri (nu) £a
£e
manyon |
Vualtri (vu) £a
£i manyé |
Vualtri (vu) £a
£e
manyé |
£uri i
li*
manya, £ore £e
£i
manya |
£uri i
le
manya, £ore £e
le* manya |
* = i due casi evidenziati con l'asterisco sono un'eccezione
alla regola che impone la fusione dei termini uguali. Questo fenomeno è
reso possibile dalla trasformazione della £ (elle
evanescente) in L labiale.
Nel vernacolo Be£umat
Nel vernacolo Belumat al posto dell'articolo
maschile lo
viene usato l'articolo il
e quindi la declinazione diventa:
mi al* manye |
io la mangio |
ti tu
'l
manya |
tu la mangi |
lu al manya,
ela la manya |
egli la mangia, lei
la mangia |
noantri al
manyen |
noi la mangiamo |
vualtri al
manyé |
voi la mangiate |
luri i
la
manya. ele £e
la
manya |
loro la manguano |
* = al potrebbe provenire dalla
fusione di £a + il.
La negazione
Il soggetto proclitco è presente anche nella negazione e precede il
verbo nella forma: lu no 'l
manya; e£a no
£a
manya (lui non mangia; lei
non mangia).
Conclusione
Nelle parlate locali in cui la particella clitica è usata in tutte
le persone, essa mamca solo nei casi di omofonia con l'articolo.
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