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LINGUA NORVEGESE

 Riformata nel 1907, 1917 e 1938. Insegnata nelle scuole in due forme linguistiche

Norvegese, lingua Lingua ufficiale della Norvegia, appartenente al gruppo occidentale del ramo scandinavo delle lingue germaniche, a loro volta sottofamiglia delle lingue indoeuropee. Come le altre lingue scandinave, deriva da un'antica lingua comune, che attraverso le iscrizioni runiche può essere fatta risalire al III secolo d.C. Per effetto dei significativi cambiamenti dialettali verificatisi in epoca vichinga (VII-XI secolo), l'antico norvegese, o antico norreno, prese forma e si diffuse attraverso migrazioni fino all'Islanda e ad altre aree sull'Atlantico settentrionale. L'alfabeto latino, che sostituì i segni runici, fu introdotto con la predicazione del cristianesimo; una lingua scritta norvegese ben differenziata è attestata nell'XI secolo. Nei secoli successivi, il norvegese subì le influenze del danese, del basso tedesco e dello svedese. L'influenza danese fu dominante tra il 1380 e il 1814, periodo in cui la Norvegia rimase sotto la corona danese.

Il danese, lingua ufficiale della Norvegia dal 1397, nel XVI secolo ne divenne anche la lingua scritta. Era parlato soprattutto dalle classi colte, specialmente nelle città, mentre i dialetti locali continuarono a essere usati in ambiente rurale e tra i ceti urbani meno abbienti. Durante il XIX secolo, il danese parlato si sviluppò in una lingua estremamente affine al danese quanto a struttura e lessico, ma con pronuncia norvegese e influenze grammaticali locali. Chiamata più tardi riksmål, divenne la lingua ufficiale della Norvegia

In seguito, un forte movimento nazionalista d'ispirazione romantica caldeggiò l'ideale di una lingua propria della nazione norvegese. Per rispondere a queste aspirazioni, il linguista Ivar Aasen si impegnò, alla metà del XIX secolo, nel forgiare una nuova lingua letteraria nazionale, il landsmål ("lingua del paese"), basato sui dialetti norvegesi e privo di influenze dirette danesi. L'impresa si guadagnò il consenso della popolazione e il landsmål, ulteriormente sviluppato, divenne un'importante lingua secondaria.

Sotto la pressione del movimento landsmål, il riksmål andò incontro a una serie di significative riforme (1907, 1917 e 1938), tendenti a privilegiare la pronuncia e l'ortografia tipicamente norvegesi. I nomi delle due lingue furono cambiati ufficialmente: il riksmål divenne bokmål ("lingua del libro") e il landsmål divenne nynorsk ("neonorvegese"). Le due lingue hanno uguale validità legale ed entrambe vengono insegnate nelle scuole. Il bokmål, ancora prevalente, è maggiormente attestato nella Norvegia orientale, il nynorsk nella parte occidentale. Entrambe le lingue sono tuttora in evoluzione.

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