L’amore per la lingua materna
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DANTE ALIGHIERI
Convivio
L’amore per la lingua materna
Quando Dante volle descrivere un « poema » eterno e universalmente pregnante e significativo, fece una scelta coraggiosa: avrebbe dovuto quasi necessariamente scriverlo in latino (che allora era considerato lingua « perpetua e non corruttibile »). E invece tentò la grande impresa di esprimere l’intera sua conoscenza della realtà in lingua volgare, giustiflcandosi così:
Convivio, libro I, cap 13, par 4. […] Questo mio volgare fu congiugnitore de li miei generanti, che con esso parlavano, sì come ’l fuoco è disponitore del ferro al fabbro che fa lo coltello; per che manifesto è lui essere concorso a la mia generazione, e così essere alcuna cagione del mio essere
Analisi
questa mia cara lingua materna fu elemento di unione per i miei genitori che in essa parlavano; come il fuoco prepara il ferro per il fabbro che ne fabbrica poi il coltello, così la lingua materna ha partecipato alla mia nascita ed è concausa del mio essere (Convivio
1,13, 4).

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onvivio
www.danteonline.it
San Giovanni della Croce
http://users.libero.it/luigi.scrosoppi/santi/sgiov-dcr.htm
Dante Alighieri
http://www.scuolaonline.wide.it/Pagine/G27.html