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Il veneto escluso dalla tutela
Opinioni sui dialetti (1)
I pregiudizi popolari

OPINIONE DI ALCUNI LINGUISTI SUI DIALETTI VENETI

Le varianti dialettali venete sembrano essere la causa della mancata tutela legislativa.

In una trasmissione televisiva riguardante la lingua e i dialetti italiani presentata dal dottor Michele Mirabella, è stata affrontata la questione delle minoranze linguistiche in Italia, ecco cosa è risultato. 

Secondo gli esperti, ospiti in quella trasmissione, la Legge sulla tutela delle minoranze linguistiche è rivolta a quelle lingue che hanno una grande omogeneità all’interno delle aree linguistiche prese in considerazione, i confini linguistici devono essere netti oltre i quali si parla una lingua completamente differente.  

Il veneto è stato trattato solo marginalmente e preso dentro nell'insieme delle parlate del Nord Italia a loro volta  trattate come forme volgari della lingua italiana.

Tale opinione è in perfetto disaccordo con quanto dicono i più autorevoli esponenti mondiali del settore linguistico i quali pongono il veneto e l'italiano, cioè il toscano, allo stesso livello. 

Si noti, tra l'altro, che nelle Classificazioni Internazionali Il termine "italiano" viene sempre accompagnato dalla scritta "Tuscan & Central" che è considerata il vero nome proprio della cosiddetta lingua italiana (vedi UNESCO: mappa delle lingue)

Nella breve parentesi riguardante il veneto gli esperti hanno inoltre precisato che “non si può parlare di lingua veneta perché c'è una tale variazione di parlate da una zona all'altra che è impossibile decidere quale di queste possa essere ritenuta la lingua unitaria”. 

E allora chiediamoci: con che criterio è stata fatta la lingua italiana? 

Appunto: con che criterio è stato fatto l'italiano viste le mostruose differenze linguistiche esistenti nella penisola italica? Differenze che sono incommensurabilmente più grandi di quelle esistenti tra le due varianti dialettali venete più estreme.

 Seguendo, dunque, la logica secondo cui il veneto non può essere considerato una lingua a causa dei suoi dialetti, neppure il toscano avrebbe dovuto diventare la lingua degli italiani, eppure eccoci qua con un dialetto italico che riveste il ruolo di unica lingua nazionale italiana.

Dobbiamo essere sinceri, in Italia si è imposta una lingua unitaria senza tanti preamboli mettendo in un unico calderone lingue estremamente differenti tra di loro  come veneto e siciliano (leggi Una poesia dalla Sicilia), tirolese e sardo (vedi UNESCO: mappa delle lingue) mentre ora si vuol far credere che il triestino e il veronese sono lingue di due mondi diversi (vedi la domanda Quando si può parlare di dialetto?). Questa opinione oltre che tecnicamente inesatta è anche profondamente ingiusta.

Dopo quanto detto finora è assai difficile pensare che la mancata tutela della lingua veneta sia dovuta solo per una questione di dialetti, è più facile pensare che a monte di questo rifiuto di tutela ci siano delle precise scelte politiche.

 

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