Il
GVR è stato ideato anche per non manomettere la meccanica delle macchine
da scrivere e alle tastiere già esistenti e, nel caso dei computer,
evitare la creazione di appositi fonts grafici che permettano di
sostituire alcuni caratteri di stampa come, ad esempio, simboli
matematici, segni di punteggiatura ecc. con simboli nuovi ed estranei alle
nostre tastiere.
L’uso
dei fonts non standard crea, infatti, diversi problemi tra i quali:
1)
il lettore è obbligato ad installare gli stessi fonts usati dallo
scrittore per poter leggere correttamente, senza scarabocchi, un testo
scritto con fonts grafici adattati;
2)
quando si presenta la necessità di utilizzare contemporaneamente sia i
nuovi simboli che i simboli originariamente prestabiliti dai costruttori
delle tastiere, si deve saltare da un font all’altro;
3)
rimpiazzare, anche provvisoriamente, i caratteri originali di una
tastiera con altri caratteri grafici che non corrispondono ai segni
stampati sui tasti, impegna lo scrivente a memorizzare o contrassegnare
manualmente i tasti associati alle nuove lettere alfabetiche;
4)
qualora si volesse riformattare il testo del documento con uno dei fonts
previsti dalle ditte fornitrici, riappariranno all’interno delle parole
i caratteri originali corrispondenti a quelli stampigliati sulla tastiera,
che pregiudicano la comprensione del testo ed impegnano i lettori in
laboriose correzioni.
In
conclusione, la GVR usa tutto ciò che è disponibile nelle normali
tastiere, senza modificare alcunché.