Paolo Pegoraro
è nato a Charleroi (Belgio) l'8 aprile 1952 da emigranti
veneti.
Fin dalla giovinezza, particolarmente attratto
dal mistero della vita, si è dedicato alla ricerca di una
religione senza dogmi studiando religioni sia antiche che
moderne.
Nel 1972 ha trovato le risposte che cercava nel
buddhismo [sito in rifacimento],
avvicinandosi prima a quello Zen al quale è rimasto sempre
legato anche quando ha definitivamente abbracciato la più antica scuola chiamata
Theravada.
Appassionato studioso di scienze naturali e
tecniche, è autore di alcuni brevetti come quelli della "Bipresa"
(1973), della "Trazione
anteriore per moto" (1973-1985), del "Gioco
a labirinto 3D" (1985) e degli "Sci acquatici a propulsione
umana" (1988).
Profondamente attratto dalla natura, in senso
biologico, annovera tra i propri maestri Konrad Lorenz, da cui
ha attinto il proprio grande interesse per qualsiasi essere
vivente.
Amante della montagna, sale periodicamente sul Monte Grappa
dove medita e studia la vegetazione del luogo. Ama inoltre
l'elemento acqua, il Sile e le lagune venete nel cui ambiente ha
trascorso gran parte della sua vita giovanile.
Ha scritto 'I
testi chiave del Canone Pali' (buddismo, 1984), 'MANUALE VERDE - 520 piante utili
alla flora, alla fauna e all'uomo' (botanica, 1994)
inediti e,
ispirandosi ad un articolo di Indro Montanelli, 'Farei del Veneto una repubblica indipendente'
(etnologia, 1999) disponibile gratuitamente sul sito W SAN MARKO
[libro momentaneamente oscurato].
Dal 1981 milita nelle file venetiste
con spirito libero e critico privilegiando lo studio e la
divulgazione della cultura veneta in modo particolare
della lingua veneta di cui è autore del libro 'VENETO: una
lingua da salvare' disponibile nel sito www.venetieventi.it
e di “El ga£epin de£a bàto£a axo£ana” (Il vocabolario della parlata asolana) contenente
circa 5.500 vocaboli.
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Maggio 2000 - Furio Gallina